Quando mi è stato chiesto di scrivere un breve resoconto sulla prima Charter night del nostro club ho accettato senza esitazione alcuna; è un onore, e non può che essere un piacere, per un ex Leo raccontare – o per lo meno cercare di farlo al meglio, giacché è compito assai arduo in poche righe- l’emozione di «crescere» e diventare Lion, soprattutto quando ciò avviene nella serata più importante e rappresentativa della nostra associazione e, specialmente in qualità di Socio Fondatore.
Non si è ancora affievolito il ricordo dell’agitazione che mi accompagnò nella lettura del giuramento Leo che già è il momento di descrivere le sensazioni (penso condivise anche dagli altri amici soci) del primo giorno di vita del Lions Club Candia Lago, cui sono orgoglioso di appartenere.
Si sa, l’impazienza è tipica dei giovani d’oggi e troppo lungo è il lasso di tempo che separa un «vecchio» Leo dall’essere «giovane Lion»; non v’era dunque altra soluzione che creare un nuovo club, tutto nostro, senza attendere oltre… pazienza se non tutti hanno approvato e capito la nostra scelta… un giorno, speriamo, si ricrederanno; certamente più importante è ringraziare chi, invece, ci ha incoraggiato e sostenuto: grazie al past Governatore Roberto Favero, senza il quale oggi non saremmo qui, grazie ai nostri Clubs – padrini ed ai loro Presidenti, anche per la saggia decisione di affidare la nostra «crescita» a due «angeli custodi» del calibro di Alessandro Riva e Gianni Regis.
Il tre luglio 2004, il Castello di Mercenasco ha fatto da sfondo ideale per il «benvenuto» al neonato Lions Club Candia Lago; alla presenza di amici (Lions e non) e parenti, i ventitré «battezzandi» hanno fatto gli onori di casa con lo spirito che meglio si addice a queste manifestazioni: semplicità e simpatia costituiscono infatti il miglior modo per farsi apprezzare.
L’esperienza e la verve dialettica del Presidente Fabrizio Bava (traghettatore eccellente in questo primo anno di vita del club), la fantasia nella scelta delle decorazioni e delle «scenografie» hanno piacevolmente accompagnato la serata, facendone da degna cornice; certamente gradito (ancorché inatteso) da ospiti ed invitati l’antipasto «in piedi», gustato nell’ampio giardino del Castello.
L’insolita - per questo genere di occasioni - sinteticità degli interventi delle Autorità Lions e delle formalità del caso hanno poi stupito piacevolmente, contribuendo senza dubbio a rendere tutto quanto ancor più indimenticabile.

La Charter!
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F. Bava